Di Pier Paolo Baretta (dal quotidiano l’Unità): “Una legge di Stabilità quasi completamente riscritta, che ha visto il Parlamento protagonista; fortemente orientata alle priorità sociali della famiglia e del disagio; che favorisce la crescita riducendo le tasse all’impresa, pur nel rispetto dei saldi di bilancio. In estrema sintesi questo è al tempo stesso il racconto ed il giudizio politico sulla legge di Stabilità votata ieri alla Camera e che si appresta ad essere discussa al Senato. Ripercorriamo insieme questa vicenda, il cui esito è senza dubbio positivo. Il governo, come si ricorderà, è entrato in Consiglio dei Ministri dichiarando che si sarebbe limitato a cancellare il previsto aumento dell’Iva. Ma, nel giro di poche ore, è spuntata (con un preannuncio televisivo del sottosegretario Polillo, inutilmente smentito da Palazzo Chigi), la riduzione delle due aliquote più basse dell’Irpef. Un avvio improvvisato, contraddittorio sul merito e politicamente debole. La ragione di questo repentino cambio di rotta è dipesa, a mio avviso, dalla esigenza del governo di rassicurare le autorità europee ed i mercati del nostro stato di salute”.
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