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Nel giorno in cui a Vittorio Veneto arrivano Di Maio e Salvini per partecipare all’assemblea nazionale dell’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca”, il Partito democratico decide di tornare a rivendicare quanto fatto per i piccoli risparmiatori truffati sia delle banche venete sia delle quattro banche liquidate (CariChieti, Banca Etruria, Banca Marche e Carife). Lo fa con una conferenza stampa alla quale saranno presenti Pier Paolo Baretta, Laura Puppato e Giorgio Santini, membri dei governi di centrosinistra e parlamentari veneti che nel corso della XVII legislatura hanno seguito più da vicino l’approvazione del Fondo di ristoro per le vittime di reati bancari.

“Riavviare il percorso virtuoso. Legge 205/17 a confronto con la legge 145/18 per una reale tutela del Risparmio art. 47 della Costituzione” è il titolo dell’incontro, che ha l’obiettivo di spiegare perché le procedure di rimborso sono entrate in una fase di stallo, nonostante i proclami del Governo, e individuare le possibili soluzioni. Nei giorni scorsi, infatti, il vicepremier Di Maio, parlando alla stampa, aveva annunciato una lettera di chiarimenti della Commissione Ue proprio sulla nuova struttura del fondo, introdotta con l’ultima legge di bilancio (154/2018). Come già segnalato già da Baretta, infatti, l’aver eliminato il riconoscimento da parte di un arbitrato esterno del reato bancario (come era previsto nella legge istitutiva 205/17) espone a possibili richiami di violazione di norme comunitarie.

Insieme a numerosi esponenti politici regionali e a una nutrita rappresentanza delle associazioni dei consumatori – che hanno gestito nel corso di questi anni la vicenda dei risparmiatori truffati dalle banche venete – si cercherà di fare il punto per bypassare gli ostacoli insorti.

L’appuntamento è alle ore 13, a Montebelluna, in Corte Maggiore 8 (primo piano).