Care amiche e cari amici,
stiamo concludendo la campagna elettorale. In queste ultime settimane, siamo stati soprattutto noi – i candidati – a parlare, presentando idee e proposte. Ora spetta a voi far sentire la vostra voce. Col voto di domenica, ciascuno di voi deciderà chi di noi vi rappresenterà in Parlamento.
Ho cercato, in questo breve periodo, di parlare soprattutto del nostro territorio, dei problemi di ogni giorno, delle fatiche che affrontiamo e dobbiamo risolvere, delle ansie per il futuro… ma anche delle soddisfazioni di vedere i risultati del nostro lavoro e il piacere di abitare in luoghi belli e fertili.
La competitività della nostra industria manifatturiera: dalle calzature alla metalmeccanica.
La difesa e la crescita dell’agricoltura e della pesca: da Chioggia a Pila.
Lo sviluppo di un turismo diffuso e di qualità: dal Delta alla Riviera del Brenta, che propongo diventi patrimonio dell’Unesco.
La tutela delle acque e dei fiumi, dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini: dalla manutenzione degli argini, che la Regione non fa, alla chiusura del deposito gas del porto di Chioggia; dall’interramento dell’elettrodotto tra Dolo e Camin alla chiusura del centro profughi di Cona, anche attraverso il lavoro e la formazione di chi resterà.
Una viabilità migliore: dalla Romea alle ferrovie Chioggia-Rovigo-Verona e Adria-Mira-Venezia.
Su questi e altri problemi prioritari rappresenterò in Senato gli interessi del nostro territorio, in nome di una visione di futuro che veda le persone e la loro vita, le comunità e i loro valori al centro dello sviluppo economico. Lo farò, a nome della coalizione che mi sostiene, ma, prima ancora, a nome di tutti i cittadini.
Avrei voluto discutere di tutto ciò con le forze politiche degli altri schieramenti, in un confronto aperto davanti ai cittadini. Non è stato possibile perché la maggioranza delle candidate del collegio uninominale non ha accettato questo confronto. Peccato, perché voi, per decidere, avevate il diritto di conoscere meglio ciascuno di noi e di valutare comparativamente le nostre idee e proposte.
Perché, chi di noi sarà eletto, sarà il “vostro” Senatore, al quale potrete rivolgervi direttamente ogni volta che riterrete di farlo. È quello che mi aspetto facciate se, col vostro voto, sarò eletto al Senato.
Con molti di voi ci siamo incontrati, abbiamo parlato, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo stretti la mano. Con molti altri, data la vastità del collegio elettorale e il tempo ristretto, l’incontro avviene solo ora con queste mie righe o attraverso l’immagine che, di me, avete incontrato nei manifesti, nei giornali o nelle televisioni. Ma per me è come se ci fossimo incontrati di persona e stretti, comunque, la mano. E, questo, è il mio impegno: mantenere fede, in Senato, a questa stretta di mano!
Lo farò, con l’esperienza di anni di lavoro nella società, prima ancora che nella politica e, in questi ultimi anni, nel Governo; lo farò con la costanza e la pazienza di chi sa affrontare le difficoltà e risolverle, che mi viene dall’essere figlio di queste nostre terre; con la voglia e la passione, che mi prendono ogni volta che sento che possiamo fare di più per vivere meglio noi e la Comunità nella quale viviamo.
Per questo chiedo la vostra fiducia, il vostro voto. Un voto non soltanto per me, ma per noi.
Buon voto a tutti, buona domenica 4 marzo.
Pier Paolo Baretta
Scrivi un commento