Nel Gazzettino di oggi, compare l’annuncio del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta che lancia la Riviera del Brenta come patrimonio Unesco. A seguire la versione integrale dell’articolo:
«È il momento che la Riviera del Brenta sia riconosciuta patrimonio mondiale dell’Unesco». E’ quanto ha affermato dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ricordando, al mercato di Dolo dove ha incontrato i cittadini, che da Stra a Dolo, da Mira a Mirano è un fiume d’arte, lungo il quale si snoda la magia del classicismo settecentesco.
Oltre 70 ville che sono il simbolo della sintonia tra architettura, arte e paesaggio. È in questi luoghi, tra Campagna Lupia, Camponogara, Campolongo Maggiore e Mirano, che prendono vita i volti, i colori, le storie di Tiepolo. Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, in corsa per il centrosinistra alle elezioni politiche del 4 marzo, ha poi evidenziato: «Si tratta di una ricchezza culturale che geograficamente si colloca al centro di due territori già riconosciuti dall’Unesco come patrimoni dell’umanità: da un lato, Vicenza con le ville Palladiane e, dall’altro, Venezia e la laguna. È un vuoto che merita di essere colmato, per valorizzare il lavoro dei 17 comuni e delle 21 realtà private che hanno deciso di scommettere sulla riorganizzazione turistica del territorio, dando vita a una zona turistica integrata».
Baretta ha anche sottolineato che la Riviera del Brenta e il Miranese rappresentano anche una grande risorsa ambientale. A pochi chilometri dalle Ville Venete, nel comune di Campagna Lupia, si trova l’Oasi di Valle Averto, gestita dal WWF e riconosciuta di importanza internazionale dal Ministero dell’Ambiente.
«Natura e cultura, – ha proseguito il sottosegretario sono i tratti essenziali della Riviera, che saranno valorizzati anche grazie al progetto VenTo: 679 km di dorsale cicloturistica lungo il fiume Po, la più lunga d’Italia, da Venezia a Torino, che attraversa l’intero territorio. Un’infrastruttura leggera, sicura, continua e interconnessa che offre al turista la possibilità di fruire del paesaggio italiano percorrendolo e scoprendolo in sella alla bicicletta. Dobbiamo mettere a sistema risorse e idee ha concluso Baretta per dare vita a un sistema integrato di sviluppo del territorio che guardi a un nuovo modello di benessere e sostenibilità, dove il turismo non è solo accoglienza, ma è condivisione di cultura, esperienze, tradizioni enogastronomiche e vita quotidiana».
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