“Le tipicità locali nel mercato globale”, questo il tema del convegno cui ha partecipato questo pomeriggio il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta insieme al sindaco Roberto Milan e all’assessore veneto all’agricoltura Giuseppe Pan, nell’ambito del Friularo Festival presso villa Widmann Borletti.
“Il nostro Paese non ha materie prime – ha esordito il sottosegretario –, ma abbiamo altre caratteristiche che sono state la nostra forza, lo sono tutt’ora e si riveleranno, nel tempo, la nostra carta vincente: abbiamo una natura generosa che ci offre paesaggio e prodotti, una storia millenaria che sorregge la nostra identità di popolo, siamo capaci di lavorare e trasformare, siamo portati per le relazioni”.
“Un contesto che non può che favorire il made in Italy, mix inscindibile di qualità, bellezza e piacere, che nel campo dell’agroalimentare sta diventando un asse vincente – ha proseguito –. Il Veneto, infatti, è la prima regione d’Italia per flussi turistici, non soltanto per le città d’arte ma anche per la qualità del vivere, per il contesto: spetta a noi, dunque, offrire percorsi tali da consentire al turismo di coglierne le grandi opportunità dei nostri territori. Per questo con la legge di bilancio, anche quest’anno, liberiamo risorse importanti per consentire ai comuni di investire nelle identità del territorio. Così come rifinanziamo il 4.0 che consente alle imprese, anche agroalimentari, di rinnovarsi”.
“In quest’ottica – ha aggiunto -, il vino è una realtà straordinariamente presente. Dei 13 milioni di quintali di uva, circa 8 sono doc e 3 Igt. Storie di eccellenza, come nel caso specifico di questo vigneto e del vino che ne deriva. Nel Friularo, infatti uniamo la tipicità locale con la alta qualità”.
“Non dimentichiamo che giovedì prossimo inizia un confronto delicato tra il Governo e la Regione sulla questione dell’autonomia – ha concluso –. Certo, partiamo da posizioni non proprio collimanti. Ma una delle questioni che porremo subito al tavolo è l’individuazione delle priorità di intervento. Poiché in Veneto il peso dell’agricoltura, e di conseguenza dell’agroindustria, la capacità di trasformazione del prodotto, è rilevante, una delle priorità d’intervento è rivolta proprio all’agricoltura”.
Scrivi un commento