Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta è stato a Vigonza, in visita al Politecnico Calzaturiero, importante realtà per la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico del Distretto Calzaturiero della Riviera del Brenta. Ad accompagnarlo, il direttore del Politecnico Mauro Tescaro, il presidente Franco Ballin, l’ad Stefano Miotto e il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese.
“È stata una mattinata particolarmente utile e interessante – ha dichiarato Baretta –. Normalmente politica, governo, amministratori sono travolti dalle emergenze e costretti ad occuparsi delle cose che non funzionano. Ma concentrarsi anche sulle eccellenze è fondamentale: più valorizziamo e rendiamo evidenti i modelli di successo, più aumentano gli strumenti per migliorare. Ed è importante farlo ora, mentre si registrano chiari segnali di ripresa: solo se coglieremo questo singolare momento prepareremo la strada ad una ripresa di qualità. In questo senso, dobbiamo spendere il nostro biglietto da visita, il Made in Italy. Bellezza, certo, ma anche qualità, come dimostra l’industria manifatturiera che forgia le meravigliose calzature qui esposte e ammirate nel corso della visita. Un prodotto di altissima a qualità da allacciare a un marchio, e quale miglior brand esiste della città di Venezia?”.
“La mia seconda riflessione riguarda la dimensione d’impresa – ha aggiunto –. Un aspetto relativo: ogni imprenditore se può diventa grande, ma la qualità del prodotto non dipende dalle dimensioni. Nel Veneto, piccole e piccolissime aziende possono competere nel mercato internazionale, se fanno rete. Perché aziende concorrenti nel mercato, sono alleate nella formazione dell’idea di costruzione del prodotto. Come testimonia l’idea vincente del Politecnico Calzaturiero impegnato, fra le altre cose, nella formazione anche attraverso una proficua alternanza scuola lavoro”.
“Sono disponibile a portare avanti un dialogo a partire dal tema dell’accesso al credito – ha concluso –: con la crisi delle banche venete il nostro territorio ha subito uno shock pesante, perciò dobbiamo lavorare su questo fronte, così come sulla diversificazione del credito”.
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