Stop alle navi nel bacino di San Marco; ripartizione delle risorse disponibili; impegno per ulteriori finanziamenti. Questo il senso del Comitato interministeriale istituito dalla legge speciale per Venezia che si è tenuto oggi a Roma, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Dopo anni di incertezze – sottolinea il sottosegretario Pier Paolo Baretta, presente alla riunione in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze – siamo giunti finalmente a una decisione capace di proiettare Venezia e l’intera laguna nel futuro. La soluzione per il transito delle grandi navi da crociera, individuata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e fatta propria dal Comitatone, rappresenta un punto di equilibrio tra tutela ambientale, sviluppo territoriale e attività imprenditoriale”. Le grandi navi non passeranno più davanti a San Marco, ma attraverso il canale di Malamocco approderanno a Porto Marghera senza intralciare la parte commerciale del porto. “Saremo così in grado – sottolinea il sottosegretario – di garantire la salvaguardia della città. Una decisione necessaria, che era ora prendere per dare risposta ad anni di dibattiti, polemiche, battaglie. Tutela e salvaguardia non sono alternative a innovazione e sviluppo. Le risorse di 70 milioni di euro, già stanziate nelle recenti leggi di bilancio, vengono finalmente sbloccate e assegnate ai comuni titolari. La richiesta di estendere la ripartizione a tutti i Comuni che fanno parte della gronda lagunare è ragionevole e stimola a reperire nuove risorse. Il governo, tramite il ministro del Rio, si è inoltre impegnato a convocare a breve un tavolo di lavoro per il Mose, affinché si possano individuare le risorse necessarie alla conclusione dei lavori e alla successiva gestione. Va, infine, affrontato il tema delle bonifiche”. In chiusura un impegno per la Zona franca. “Va avanti il mio impegno – conclude Baretta – per l’estensione a due nuove aree dell’attuale zona franca, che a Marghera già esiste e che è un punto centrale per il rilancio economico e industriale del porto”.
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